Descrivere il funzionamento dell’inverter CMOS e discutere le differenze tra l’inverter reale e ideale.



Figura 1.1: Schema elettronico dell’inverter CMOS


L’inverter è costituito da una coppia di MOSFET complementari. Più in dettaglio si compone di un PMOS messo in serie ad un NMOS.

Entrambi i dispositivi sono pilotati e quindi il carico rappresentato dal PMOS è variabile non solo in dipendenza della tensione ai suoi capi ma anche e principalmente a causa della tensione al suo ingresso. Mentre la tensione di gate VGsn dell’NMOS è data dall’ingresso Vi, quella del PMOS VGsp è data da Vi–Vdd. Un aumento dell’ingresso Vi porta contemporaneamente in maggior conduzione N1 e in minor conduzione P1, con effetto cumulativo per la variazione della tensione di uscita



CASI LIMITE


transitore Tp interdetto

transitore Tn in conduzione

transitore Tp in conduzione

transitore Tn interdetto


STUDIO DEL CIRCUITO NEL CASO DEI DUE DIVERSI STATI D’INGRESSO


Vi = Vdd


NMOS conduce se VGsn > Vtn > 0

PMOS conduce se VGsp < Vtn < 0


Quindi si ha


Vi = Vdd V0 = 0







Vi = 0

VGSN = 0 NMOS spento


VGSP = -VDD<VTp<0 PMOS acceso


Vi = 0 Vdd = 1




Vi = Vdd


Vi = 0


VGsn = Vdd

N1 conduce

VGsn = 0

N1 interdetto

VGsp = 0

P1 interdetto

|VGsp| = Vdd

P1 conduce

Idp = Idv =0

Corrente nulla

Idp = Idv = 0

Corrente nulla

Vol =0

Uscita bassa

Voh = Vdd

Uscita alta


Tabella 1: Punti di funzionamento per i valori limiti di ingresso



CARATTERISTICA DI TRASFERIMENTO

Relazioni corrente tensione dei transistori


Per Tn




Per Tp





I coefficienti K sono legati alle caratteristiche fisiche e geometriche secondo le espressioni



L’invertitore CMOS viene progettato in modo tale da avere le stesse tensioni di soglia per entrambi i transistori ovvero Vtn = |Vtp| = Vt ed anche Kn = Kp = K. Poichè nel silicio
μn = 2.5 μp si conclude che per ottenere l’uguaglianza dei fattori di forma è necessario dimensionare il canale del PMOS di larghezza 2.5 volte rispetto a quella dell’NMOS.
In questo modo si ottengono le stesse correnti per entrambi i transistor ed una caratteristica simmetrica, al prezzo di avere un NMOS di area 2.5 volte quella del PMOS con un maggiore spreco di silicio. Con entrambi i transistori saturi la caratteristica assume una pendenza verticale grazie all’elevata resistenza d’uscita. Se i transistori fossero della stessa dimensione (sia L che W) si perderebbe la simmetria con conseguente peggioramento dei margini di rumore

Figura 2: transistori della stessa dimensione:
Perdita della simmetria con conseguente peggioramento dei margini di rumore





Figura 3: Costruzione grafica della caratteristica di trasferimento per un invertitore CMOS






Figura 4:
Segnale simmetrico, scomposizione del segnale in base alle zone di funzionamento


Se i MOS sono simmetrici, la caratteristica di trasferimento dell’invertitore viene ottimizzata


Tratto

Descrizione

PMOS

NMOS

A-B

tensioni Vi inferiori alla soglia Vt

interdetto

conduce

B-C

Transistore N comunica e conduce. Uscita corrisponde all’intersezione con P nella regione di triodo e N in quella di Pinch-off

Regione di triodo

Regione di
pinch - off

C-D

I 2 MOS lavorano nella regione di pinch-off

Regione di
pinch – off

Regione di
pinch – off

D-E


Regione di pinch - off

Regione di triodo

E-F


interdetto

conduce





Figura 5. Costruzione del segnale



DIFFERENZE TRA INVERTER IDEALE E REALE


L’assunzione di Kn = Kp permette di ottenere una caratteristica di trasferimento simmetrica e i margini di rumore NMh= NMl (situazione ottimale per un invertitore). Il comportamento dinamico dell’invertitore CMOS dipende dalla capacità di carico in uscita. Questa capacità tiene conto delle diverse capacità connesse al terminale di uscita. L’invertitore CMOS presenta una dinamica migliore di quella di un invertitore NMOS, ciò principalmente a causa del fatto che i tempi di propagazione tpHL e tpLH sono uguali in base all’uguaglianza delle due correnti di carica e scarica della capacità.

Il ritardo di propagazione dipende solo dal quadrato della lunghezza di canale (Ln^2), mentre la scelta di Wn non ha influenza. Ne discende quindi che la scelta migliore per Ln e Lp è sempre quella della minima lunghezza di canale, compatibilmente con le regole di progetto utilizzate per ridurre l’occupazione di area.




Figura 6: Ritardo di propagazione di un inverter CMOS



Riguardo alla potenza dissipata sia per l’ingresso alto (Vdd) che basso (0), la corrente nell’invertitore CMOS è nulla per cui non vi è dissipazione staica di potenza in nessuno dei due stati possibili. La potenza dissipata dalle porte corrisponde quindi solo a quella dinamica, cioè quella relativa alle transizioni da uno stato all’altro. Questa potenza dissipata a sua volta viene a dipendere da due cause